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Con la ritirata della processione dell’Addolorata si entra nel vivo della Settimana Santa.
Nel pomeriggio della domenica delle Palme l’interno della Chiesa del Purgatorio diventa un vero e proprio cantiere: si inizia a realizzare il Sepolcro, quello che ora si chiama semplicemente esposizione delle Statue, ma che io continuerò per sempre a chiamare come lo ho sentito da quando sono nato, il Sepolcro.
In una navata divisa dal resto della chiesa da un grande drappo nero avviene la vestizione della Pietà, subito dopo che l’Addolorata, rivestita degli abiti ordinari è stata riposta nella sua teca.
Contemporaneamente, nella zona dell’altare maggiore, vengono allestite le impalcature su cui verranno disposte le altre Statue, secondo un ordine più tradizionale possibile e con la Pietà al centro.
Sempre a proposito del citare episodi particolari e poco conosciuti, c’ è qui da riferire degli “sfottò” a cui viene sottoposto dagli amici, quel confratello che dovesse prendere in mano il gallo di S. Pietro, perché, si dice, che chi compie questo gesto non sarà estratto alla Bussola dell’anno successivo, ove partecipasse al sorteggio per portare a spalla l’Addolorata o la Pietà.
I giorni successivi saranno dedicati alla sistemazione dei candelieri e dei fiori, in modo che tutto sia pronto per il tardo pomeriggio del Giovedì Santo quando, dopo una breve cerimonia a porte chiuse, viene benedetto il Sepolcro e si apre la Chiesa ai visitatori.
Tutta la fatica occorsa per la realizzazione del Sepolcro si esaurirà nel volgere di poche ore, perché il giorno dopo, subito dopo il secondo passaggio della processione dei Misteri del Venerdì Santo, dopo mezzogiorno, la chiesa viene chiusa e si procede al disfacimento, al termine del quale le statue, riposte sulle loro basi, vengono già sistemate al centro della chiesa per la processione del giorno successivo.
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- Testo tratto dalla conferenza su "Arciconfraternite, processioni e riti: origine e significato", tenuta il 12 marzo 2008 dal dott. Franco Stanzione presso la Pro Loco di Molfetta .

N.B. - Tutte le foto provengono dall'archivio privato del dott. Franco Stanzione ed è vietato riprodurle senza il suo consenso e/o omettendo di citarne la fonte.
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...............................................dell'Arciconfraternita della Morte dal 1924 ad oggi

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